Taiji e Musica

Taiji e Musica

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Mi accoglie seduto al pianoforte mentre suona
The fool on the hill (Beatles)
Quando lo vai a trovare non da mai una risposta .

“Dobbiamo guardare alle persone che coltivano una qualunque disciplina e studiano per approfondirla.
L’apprendimento può variare dall’età del soggetto, dal sesso, dal grado culturale, dal…
Persone più o meno simili si incontrano per caso allo stesso punto del percorso disciplinare completamente estranee tra loro.
Bisognerebbe indagare sulla loro estraneità e sulla conformazione della mente che percorre l’unico sentiero possibile.
Forse si diventa più aperti dove c’è amore per una disciplina perché si scava nel sentiero dell’apprendimento.
Si lavora con l’aspetto sacro e le persone che fanno queste cose hanno dei punti di forza in comune!
Non è per incontrare Dio!
Si mistifica per non sentirsi soli!

Siamo arrivati al punto della decadenza dei maestri.
Quello che ti dico io (maestro), non è più valido
Schiavitù disciplinare!
Perché?
Il sentiero è uno solo!
Non voglio un ritorno alle origini, ma un individualismo contemporaneo per le arti disciplinate.

VANA è la strada del sapere… si rischia.

Nesso tra Taiji e Musica è la forma nell’aria.

La musica in difesa della musica
La musica non si riproduce
La musica per riconoscere lo studio del sapere
Il musicista si dovrebbe annientare perché è solo un tramite.
La violenza fisica o psicologica è solo una tara!
No all’ aggressività perchè c’è una frizione tra le arti più pure.
Guardate la semplicità del pittore con il suo pennello.
Invece noi vogliamo chi ci stupisce con effetti speciali:
THE WALL 150.000 watt , BEETHOWEN…Idiozie!
Arte e Artigianato…
… competizione…
… tutte storie: l’arte può essere solo interiore.
La musica suggerisce all’uomo come suonare questi tasti…
… signora musica: prego!
Il gene della quinta generazione si insinua e non la contraddice…
… è come la verruca che vive con noi e ogni tanto può manifestarsi.
Dio esiste per le manifestazioni della realtà che non riusciamo comprendere
Perchè non ci viene permesso di riconoscere il sacro che è in noi?
La speranza sta nei contatti elettrici.
Mi inchino alla forza preesistente che è la forza che ci guida.
Appartenere a una tribù che è formata da circuiti elettrici.
Mi da forza…
Siamo granelli di sabbia dobbiamo camminare con le nostre gambe!
Non si può andare insieme perchè l’arte si ribellerebbe!”

Paolo Sinigalia